La Bosnia Erzegovina ha presentato alle istituzioni europee la propria candidatura d'adesione all'UE questo lunedì 15 febbraio a Bruxelles. Un passo simbolico ma importante, annunciato lo scorso autunno nel solco del nuovo dinamismo ricercato da entrambe le parti nelle relazioni tra Sarajevo e Bruxelles, che erano troppo a lungo rimaste al palo.
L'OSCE boccia il referendum costituzionale tenutosi lo scorso 6 dicembre in Armenia. Secondo il rapporto del team di esperti dell'Ufficio per le Istituzioni Democratiche e i Diritti Umani (ODIHR) dell'organizzazione di sicurezza pan-europea, la modalità con cui si è tenuto il referendum "riflette l'assenza di azioni significative nei tre anni precedenti per affrontare le precedenti raccomandazioni fatte dall'OSCE/ODIHR per migliorare la fiducia della cittadinanza nel processo elettorale, tra cui assicurare l'accuratezza dei registri elettorali, prevenire l'abuso di risorse pubbliche nella campagna elettorale, e rafforzare le garanzie contro le irregolarità nel giorno del voto e l'efficacia dei meccanismi di ricorso e responsabilità".
La Turchia ha infranto la libertà d'espressione, la libertà di assemblea, e il diritto a libere elezioni dei propri cittadini quando, nel 2009, ha messo al bando il partito di sinistra curdo DTP (Demokratik Toplum Partisi, Partito per una Società Democratica).
Il Parlamento europeo ha dato ieri il suo consenso all'Accordo di Stabilizzazione e Associazione tra Unione Europea e Kosovo, firmato in ottobre dopo due anni di negoziati. Per la relatrice del provvedimento, la verde austriaca, Ulrike Lunacek, "Si tratta di una gran bella notizia e di un altro importante passo nel percorso di integrazione del Kosovo in Europa".
"Da grande voglio fare la guardia di frontiera lungo il Dragogna", si dicevano scherzando i giovani sloveni negli anni '80. Venne poi l'indipendenza della più settentrionale delle repubbliche jugoslave, e il fiume Dragogna si trasformò davvero nella nuova linea di confine tra Slovenia e Croazia.
L'ambasciatrice della Bosnia Erzegovina presso l'UE, Lidija Topić, ha affermato che il governo bosniaco ha intenzione di presentare la propria candidatura per l'adesione all'Unione europea entro fine gennaio, all'inizio della presidenza olandese del Consiglio UE.
Il Commissario europeo all'allargamento Johannes Hahn tornerà a Skopje questo venerdì 15 gennaio, dove incontrerà tutti i partiti politici coinvolti nell'accordo di Pržino che l'UE aveva aiutato a mediare la scorsa estate per uscire dalla crisi politica che bloccava il paese. La visita di Hahn è preceduta da una missione di vari deputati europei (Eduard Kukan, Ivo Vajgl, Richard Howitt).
La Commissione europea ha pubblicato venerdì il suo terzo e ultimo rapporto sul processo di liberalizzazione dei visti Schengen con il Kosovo, avviato nel 2012.
Il Montenegro ha aperto lunedì 21 altri due capitoli dei negoziati d'adesione all'Unione europea, quelli relativi a Trasporti (numero 14) ed Energia (numero 15). Si tratta di due capitoli considerati facili, in cui il Montenegro è già "moderatamente preparato" nell'armonizzazione della legislazione interna al diritto UE Salgono così a 22 su 35 i capitoli di negoziati sull'acquis europeo aperti dal piccolo paese adriatico, di cui due (quelli su educazione e ricerca) già provvisoriamente chiusi.
Svetozar Marović, ex presidente della Serbia-Montenegro tra 2003 e 2006 e presidente del consiglio politico del partito montenegrino di governo DPS, è stato arrestato questa mattina verso le 9 a Podgorica, come confermato dalla polizia montenegrina alla televisione pubblica RTCG. Marović è stato posto agli arresti su ordine dell'Ufficio del Procuratore Speciale, Milivoje Katnić, il quale aveva affermato in precedenza che "il capo del gruppo criminale organizzato di Budva è stato identificato" in relazioni ai casi di corruzione "Jaz Plateau" e "TQ Plaza".